Archivio

Must & Max | Le Buffalo: più in alto non si può!

1

O si odiavano o si amavano!

Chi le amava ne aveva almeno più di tre paia e ci andava pure sugli scogli, chi invece le odiava le riteneva, un po’ come lo Hogan oggi, delle scarpe ortopediche.

Io le odiavo, anche perché sono alto 195 cm e per me è molto meglio un tacco a spillo che allunga la gamba, mentre invece le Buffalo ti facevano i polpacci da pattinatore professionista.

2

L’azienda fondata nel 1979 è diventata famosa nella seconda metà degli anni ’90, grazie anche alle Spice Girls che non uscivano di casa senza le Buffalo ai piedi, e facevano bene…

3

La sua caratteristica principale si vedeva anche a metri di distanza: la zeppa super alta ed in gomma piuma rinforzata! Media, alta o altissima, dipendeva da quanto volevi assomigliare a Bono degli U2 ed usare quindi qualche trucchetto – nemmeno tanto nascosto – per sembrare un po’ più alto e con disinvoltura soprattutto (lui ha sempre le scarpe con la para, fidatevi, ho fatto con lui un evento a Londra e ci ho passato insieme 3 giorni di fila).

La versione da “Trecking” come la chiamo io, aveva la zeppa in plastica, ma sempre morbida.

4

5

Il resto della scarpa era solitamente in pelle: diversi tipi di pelle mischiati insieme, dalla pelle lucida a quella scamosciata, passando per il semplice cuoio a quella super lavorata, e magari perché no, con un tocco di stoffa o meglio ancora tweed. Olè!!!

I colori? Be anche quelli sobri ed eleganti e sempre sapientemente accostati – ahahahah -, ma c’erano anche la versione total black o total white per gli amanti del “semplice”.

Da poco sono state fatte anche quelle con i led, perché diciamolo, magari ti viene voglia di fare una passeggiata sul bordo di una strada in piena notte, o di farti un giro in una dark…

6

Un tormentone anche piuttosto pericoloso sia per voi che per gli altri. Ci voleva il brevetto per imparare a camminare con quelle scarpe senza rompersi le caviglie, ed erano all’occorrenza trasformabili in “arma letale”: immaginatevi di ricevere un calcio da una persona con addosso quelle scarpe…

La Buffalo oggi non è più famosa solo per quel tipo di scarpa, ma per una linea di scarpe ed accessori più “normali” anche se sempre caratterizzati da qualcosa di particolare. Devo dire che alcune sono davvero belle!

Senza-titolo-4

Brava Buffalo, che è riuscita anche lei a non sparire ma a capire che forse era meglio “trasformarsi” per non entrare a far parte del mondo “meteore della moda”…

***

Max nasce nel 1975 a San Rocco al Porto e si trasferisce a Milano nel 2000 causa lavoro e amore.

Inizia da subito a lavorare nella moda e ci rimane fino a oggi, anche se in maniera un po’ diversa: oggi è un consulente eventi e comunicazione. Ritiene la borchia il ghb dei ragazzi moderni, ma solo fino a quando non verrà sostituita dalle piume.

Convinto che Russell Crowe sarà il suo prossimo fidanzato, adora tutto quello che gli assomiglia. Da qui e dal suo aspetto fisico, deriva l’appartenenza a una minoranza gay: i bears! Adora i Club Dogo e crede di essere ancora un’adolescente, continuamente alla ricerca del grande amore, ma soprattutto adora la moda e tutto quello che gli gira intorno.

twitter: @maxribo

www.elbradipo.net

Tags :