
Nel marasma di gente che popola questo pianeta, alcune persone riescono a distinguersi grazie a una dote rara ma totalizzante: lo stile. Ma quello vero, quello che viene seguito dalla moda e che più invecchia più diventa buono, come il Barbera.
Per il ciclo: piccole bambine prodigio e figlie d’arte crescono, oggi vi propongo Miley Cyrus, ma mica quella del Disney Channel. Dite goodbye ad Hanna Montanta – e alla sensazione di parlare di carne in scatola ogni volta che si nomina – e dite welcome a Miley_ho-20-anni-e-sono-una-rocker_Cyrus.
Figlia di un king della musica country Billy Ray Cyrus, la piccola Miley si avvicina al mondo dello spettacolo presto crescendo a pane, acqua minerale, passi di danza, cori e recite. Che poi in origine la dolce Cyrus si chiamava Destiny Hope, ma essendo una bimba sorridente i genitori la rinominarono Smiley, accorciando poi il tutto in Miley (fonte Wikipedia).
Diventa l’idolo dei teen agers, ruolo che le compete fino almeno al 2009-2010 quando decide di buttarsi nel mondo dei grandi – ma non ancora troppo – e di dedicarsi alla musica incidendo album e singoli estivissimi tipo questo:
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=M11SvDtPBhA&w=450&h=253]
La sua immagine inizia a cambiare, è sempre la sorridente ragazza del sud ma ha i capelli più scuri, i vestiti più corti e una maggiore consapevolezza del suo appeal.
Il tutto prosegue in questo modo, fra grida di sconcerto, anelli della purezza e comitati pro-sexy-Miley. Nessuno poteva immaginare che alla fine del 2012, Miley Cyrus si sarebbe presentata al pubblico così:
Il mondo della moda dà il benvenuto a Miley as a style icon, invitandola a sfilate, eventi fèscion e party esclusivissimi mentre lei va in giro per Los Angeles con microshorts in denim e scarpe da spogliarellista.
A catapultarla però nel mondo degli adulti è il servizio fotografico dell’ultimo V Magazine in cui dichiara di essere diventata grande – non ancora abbastanza da bere alcol in America, fatto che comunque non rende più rock come una volta. Quindi ok Miley dacci dentro con l’ombelico di fuori, i capelli ossigenati dritti e i pantaloni di pelle, ma non diventare scema come alcune colleghe che ti hanno preceduta.
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L.A. Ruth nasce come sosia di Rudy Robinson e spera di diventare un giorno amica di Solange Knowles. Se fosse ricca comprerebbe un sacco di orologi e una maxi piscina delle palline. Scrive sul suo blog Shedonism, Vogue.it e fa la stylist. Su Tutta Sbagliata ci parlerà di persone pazzesche nella rubrica Stylish People.
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