È inutile, tutti ci siamo passati. Che voi facciate parte di quelle generazioni che dagli anni ’70 vanno fino agli ’80 inoltrati o che siate invece nati, come me, nei ’90, tutti siamo stati cresciuti all’ombra di un modello fisso, volenti o nolenti: Beverly Hills 90210.
I più nostalgici staranno già tirando un lungo sospiro al ricordo delle vicende che vedevano quei ricchi ragazzi di Beverly Hills affrontare problemi esistenziali – madri cocainomani, padri fedifraghi, tira e molla di coppia che “Uomini e Donne” LEVATIH PROPRIO!, l’intera gamma delle dipendenze in cui l’essere umano può crollare -, sfrecciare sulle loro auto nuove di zecca, passare serate a ordinare hamburger mai mangiati da Nat al Peach Pit, e poi le serate al Peach Pit by Night… Altro che Gossip Girl e compagnia bella, direte voi, quelli sì che erano gli anni d’oro del grande Real… E anche i meno nostalgici non possono nascondere le proprie origini.
Insomma, ciò che voglio dire è che Beverly Hills è esattamente come i romanzi di Jane Austen: chi dice che non gli piace, STA PALESEMENTE MENTENDO.
Beverly Hills 90210 ha rappresentato un immaginario collettivo per più di una generazione, raccontando un intero decennio che è rimasto nella leggenda: gli anni ’90. A 16 anni di distanza dalla fine del XX secolo, quale momento migliore per iniziare un viaggio nello stile di quegli anni?
Quindi:
– se già all’età di tre anni – ma anche di più, dai! – cantavate “T’appartengo” di Ambra Angiolini con la TV a palla su “Non è la Rai” e con le matite vi costruivate il microfonino (sì, lo facevo anche io)
– se di Beverly Hills ricordate soprattutto la frangia tonda di Kelly, i capelli con la cresta di Brandon, l’auto decapottabile di Donna con telefono incorporato (TOOOOP!), il microzaino con le bretelle lunghissime di Gina, la perfida cugina
– se almeno una volta nella vita, durante l’occupazione a scuola vi è balenato per la mente di presentarvi dal sindaco al motto di “DONNA MARTIN DIPLOMATA!”
– se anche voi almeno una volta avete desiderato vivere al Bel Age Hotel come Dylan
– se in un’età compresa tra gli 8 e i 15 anni il massimo dello stile e dell’eleganza era il vostro collarino di velluto o di plastica intrecciata trovato sul Cioè
– se sapete a memoria almeno una canzone degli Eiffel 65, Gigi d’Agostino o Gabry Ponte
Allora questa pagina fa per voi. Come in una scatola dei ricordi che un po’ non avreste mai voluto riaprire e un po’ volete sbirciare per le sorprese che potrebbe contenere, diamo inizio ai consigli per gli acquisti in perfetto stile 90210.
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Fabio J.
(Twitter @FabioJPiredda)