Archivio

Must & Max | Ciucci di plastica colorati: il prezzemolo degli anni ’90!

Senza-titolo-1

Erano ovunque! Si espandevano alla velocità del virus dell’influenza e non c’era via di scampo: chiunque prima o poi veniva infettato dai “ciucci di plastica”!

Si, perché almeno uno dei tuoi amici/amiche li aveva!

Pare che la favola sia iniziata con i rave degli stessi anni, in cui andava di moda prendere l’ecstasy. I ragazzi per non digrignare i denti – effetto indesiderato – si infilavano in bocca i ciucci per neonati, ed era diventato di moda usarli come portachiavi o altro.

Da qui l’evoluzione, in questo caso molto più veloce di quella umana, ha trasformato i tenerissimi ciucci per bambini, in ciucci di plastica rigida.

Senza-titolo-2

Di tutti i colori! Credo addirittura che il Pantone si sia ispirato a loro per decidere la propria famosa gamma di colori. Trasparenti, lucidi o opachi e gentilmente proposti in 3 “misure”: piccolo, grande o gigante. Quella “media” non esisteva perché non andava di moda.

Utilizzati per: fare collane, bracciali, orecchini, portachiavi, anti-stress, attaccati allo specchietto retrovisore della macchina al posto dei dadi di peluche o del rosario, attaccati a zaini, borse, marsupi, attaccati ai pantaloni, cuciti sui maglioni e sulle t-shirts, ferma capelli, sul cerchietto per i capelli, attaccati ai motorini, la misura grande veniva usata anche come pratico sex toy da borsetta e chi più ne ha, più ne metta (ho fatto anche la rima baciata; la rivendo a qualche rapper nostrano, contattatemi in privato!).

Senza-titolo-3

ff

Piacevano a tutte le età: dalla bambina della scuola elementare, alla nonna, passando per qualche milf convinta di diventare “subliminale” sfruttando la storia del “ciuccio”…

Ovviamente anche alcuni “uomini” – e qui le “virgolette” sono necessarie -, ne sono stati colpiti! alcuni perché seriamente innamorati di questi piccolissimi ciucciotti colorati, altri perché obbligati da qualche fidanzata master.

Riamane comunque il fatto che ancora oggi, dopo quasi due generazioni, si ricordano, ma, triplo orrore, si possono acquistare!!!!

***

Max nasce nel 1975 a San Rocco al Porto e si trasferisce a Milano nel 2000 causa lavoro e amore.

Inizia da subito a lavorare nella moda e ci rimane fino a oggi, anche se in maniera un po’ diversa: oggi è un consulente eventi e comunicazione. Ritiene la borchia il ghb dei ragazzi moderni, ma solo fino a quando non verrà sostituita dalle piume.

Convinto che Russell Crowe sarà il suo prossimo fidanzato, adora tutto quello che gli assomiglia. Da qui e dal suo aspetto fisico, deriva l’appartenenza a una minoranza gay: i bears! Adora i Club Dogo e crede di essere ancora un’adolescente, continuamente alla ricerca del grande amore, ma soprattutto adora la moda e tutto quello che gli gira intorno.

twitter: @maxribo

www.elbradipo.net

Tags :