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Must & Max | La bandana

La Bandana: fazzoletto o strategia di comunicazione?

La bandana è un fazzoletto di tessuto, quasi sempre di cotone, che viene utilizzato per coprirsi la testa, o la bocca e il naso se si è criminali o cow-boy.

La storia della bandana inizia infatti nel Old West americano, quando i cow-boy la usavano per coprirsi la bocca ed evitare quindi di respirare, o meglio, di “mangiare” la polvere.

Da allora la bandana ne ha fatto di strada, diventando un “must have” della fine degli anni ’80 e ’90, passando però attraverso gli anni ’60 e ’70 quando si trasformò in foulard da legarsi dietro alla testa per tenere fermi i capelli o per coprirsi il collo mentre si viaggiava a velocità sostenute su una cabriolet. Icona di molti “front man” la bandana è diventata anche oggetto indispensabile per il mondo della musica: un esempio è l’uso esagerato che ne ha fatto Axl Rose dei Guns ‘n Roses o i rapper che l’hanno usata anche come stampa per tees o giubotti.

La bandana è diventata importante anche per essere un meraviglioso esempio di “comunicazione non verbale”. Ogni colore e modo in cui si portava, in testa, sul polso, pendente dalla tasca destra o sinistra, legata alla tracolla della borsetta ecc, acquistava un chiaro significato, anche riferito alle proprie “preferenze” o feticismi sessuali. Anche il disegno stampato sulla bandana aveva ed ha un suo significato particolare, basta pensare alle bandane customizzate con il simbolo delle gangs Americane; in questo caso diventa addirittura un chiaro segnale di potere. E’ diventata sinonimo di eleganza e lusso nelle versioni di Chanel o Galliano, anche come borsa.

Borsa Bandana Chanel

E si, perché dalla rinascita avuta negli anni ’90, la bandana non è mai passata di moda, anzi, a volte è l’accessorio che ti risolve il look, sia che tu voglia essere un po’ Jack Sparrow, ricordare la bellissima Brigitte Bardot o imitare Lady Gaga o la grande Amy Winehouse.

Amy Winehouse
Lady Gaga in Telephone

Un “mille usi” particolare, che bisogna saper portare bene ed indossare nel modo giusto, se non si vuole sembrare un “tamarro” senza significato ne gloria.

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Max nasce nel 1975 a San Rocco al Porto e si trasferisce a Milano nel 2000 causa lavoro e amore.

Inizia da subito a lavorare nella moda e ci rimane fino a oggi, anche se in maniera un po’ diversa: oggi è un consulente eventi e comunicazione. Ritiene la borchia il ghb dei ragazzi moderni, ma solo fino a quando non verrà sostituita dalle piume.

Convinto che Russell Crowe sarà il suo prossimo fidanzato, adora tutto quello che gli assomiglia. Da qui e dal suo aspetto fisico, deriva l’appartenenza a una minoranza gay: i bears! Adora i Club Dogo e crede di essere ancora un’adolescente, continuamente alla ricerca del grande amore, ma soprattutto adora la moda e tutto quello che gli gira intorno.

twitter: @maxribo

www.elbradipo.net