Sicuramente uno degli accessori che al momento si vedono ovunque, e quando dico ovunque, intendo proprio ovunque, è la borchia, che quindi è un diventata un “must have” degli ultimi mesi.
Si dice che quest’estate sparirà, ma qualche casa di moda l’ha presentata comunque nelle prossime collezioni Autunno Inverno.
Appartenente al filone dark/punk (o sado, se si è amanti del genere) la borchia è come la crisi economica: ogni tanto e puntualmente arriva. E non molla la presa, anzi, diventa una pandemia.
Di forme e colori diversi, a rivetto a vite o ad alette, la borchia è stata proposta su tutto: borse, scarpe, giubbotti, cappotti, cappelli, bracciali, mutande, unghie, ecc, ecc.!
La borchia ha però origini antichissime! Veniva usate per tenere insieme i vari pezzi dell’armatura, per farla diventare più cattiva! E ci riusciva…e poi, vogliamo parlare del fascino di un bel cavaliere che ti arrivava con qualche borchia qua e là?!
Come già dissi una volta, nel medioevo la borchia aveva una funziona pratica, oggi è solo e pura vanità.
Si ha anche la possibilità di cimentarsi nel “fai da te”; è infatti possibile acquistare borchie e decidere come usarle. Basta aver tanta pazienza e un minimo di gusto estetico.
Quindi, E BORCHIA SIA! In attesa che una volta sparita, ritorni più in forma che mai!
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Max nasce nel 1975 a San Rocco al Porto e si trasferisce a Milano nel 2000 causa lavoro e amore.
Inizia da subito a lavorare nella moda e ci rimane fino a oggi, anche se in maniera un po’ diversa: oggi è un consulente eventi e comunicazione. Ritiene la borchia il ghb dei ragazzi moderni, ma solo fino a quando non verrà sostituita dalle piume.
Convinto che Russell Crowe sarà il suo prossimo fidanzato, adora tutto quello che gli assomiglia. Da qui e dal suo aspetto fisico, deriva l’appartenenza a una minoranza gay: i bears! Adora i Club Dogo e crede di essere ancora un’adolescente, continuamente alla ricerca del grande amore, ma soprattutto adora la moda e tutto quello che gli gira intorno.