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Must & Max | La tuta in acetato

Uno dei “must have” degli anni ’90 è stata la tuta in acetato.

Esisteva già da qualche anno, ma è stato grazie a marchi come Champion, Adidas e Nike che la tuta in acetato è diventata un capo d’abbigliamento “fuggito” dalle palestre ed arrivato sulle strade degli anni ’90.

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In fibra sintetica, il principale problema all’inizio erano le scintille che ti uscivano da in mezzo alle gambe quando camminavi; problema risolto quasi subito, così come l’alta infiammabilità della tuta. Per fortuna hanno capito che le torce umane era meglio lasciarle  solo al cinema ed al circo.

La tuta in acetato si indossava con tutto: scarpe da ginnastica, stivale da motociclista, tacco a spillo, anfibio Timberland, infradito e chi più ne ha più ne metta. Io per esempio la adoravo con gli stivali da motociclista…mi illudevo insomma…

Sicuramente una mano forte al successo delle tute è stato dato dal mondo del Rap ed Hip Hop, soprattutto “Made in USA”. Famosi erano e sono tutt’ora gli artisti che si esibivano, anche nei video ufficiali, con la tuta in acetato dell’Adidas, marchio che più di tutti ha saputo, e sa tutt’ora, sfruttare la popolarità di questo favoloso capo d’abbigliamento.

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Sempre da Adidas sono poi state sfornate delle vere opere d’arte, tute che hai paura ad indossare per la loro bellezza. Una su tutte, la famosissima collaborazione tra Adidas e Jeremy Scott.

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Insomma, tuta in acetato forever, in tutti sapori, tutti i luoghi e tutti i laghi! L’importante è rendersi conto che in certe occasioni è meglio non metterla, a meno che tu non sia Missy Elliott…!

 

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Max nasce nel 1975 a San Rocco al Porto e si trasferisce a Milano nel 2000 causa lavoro e amore.

Inizia da subito a lavorare nella moda e ci rimane fino a oggi, anche se in maniera un po’ diversa: oggi è un consulente eventi e comunicazione. Ritiene la borchia il ghb dei ragazzi moderni, ma solo fino a quando non verrà sostituita dalle piume.

Convinto che Russell Crowe sarà il suo prossimo fidanzato, adora tutto quello che gli assomiglia. Da qui e dal suo aspetto fisico, deriva l’appartenenza a una minoranza gay: i bears! Adora i Club Dogo e crede di essere ancora un’adolescente, continuamente alla ricerca del grande amore, ma soprattutto adora la moda e tutto quello che gli gira intorno.

twitter: @maxribo

www.elbradipo.net

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