Cosa fate quando arriva in un invito galante all’ultimo minuto o vi avvisano che sarete prelevati direzione all night long party ma avete solo dieci minuti per vestirvi? Facile, ognuno ha il suo outfit base di rappresentanza e basta aggiungere accessori, acconciatura e scarpe per non farsi cogliere impreparati e declinarsi in ogni situazione. E quando vi si presentano all’improvviso affamati alla porta? Facilissimo, Cocotte di Uova con aggiunta di quello che avete nel frigorifero o che va ai vostri ospiti: poca spesa tanta resa.
Per cocotte s’intende una pirofila in ghisa o ceramica, è adatta alla cottura sia su fornello sia in forno (non tutte sono adatte a entrambe le cotture quindi verificate prima di far esplodere la cucina e denunciarmi per mancato parental advisory) e di diversi diametri. Il suo punto di forza è che al suo interno il calore si espande in maniera omogenea quindi ogni parte dell’alimento cuoce contemporaneamente e il vapore che si crea evita che si secchi, infatti, è molto indicata per brasati e spezzatini. Si utilizza anche per le uova in cocotte ma, se la seconda emergenza della giornata è “Non ho la cocotte!”, ci si può servire in questo caso anche di semplici coppette in pirex.
Ingredienti per 2 persone: 4 uova (una o due sta al vostro appetito), 200 gr noci, 200 gr pomodori secchi, 250gr Bastardo del Grappa, sale, pepe, burro e parmigiano q.b.
Ricetta classica: Imburrare la cocotte, mettere sul fondo un cucchiaio di panna, salare e pepare. Rompervi sopra un uovo e disporre le cocotte in una teglia piena d’acqua in modo che la cottura a bagnomaria non aggredisca le uova. Mettere in forno preriscaldato a 160° per dieci minuti circa, quanto basta per vedere l’albume rapprendersi. Partendo da questa ricetta potete variare in tutte le direzioni che volte e adattarla a qualunque gusto e ospite; potete aggiungere delle verdure di stagione bollite o saltate, carne o pesce e sono ottime con un misto di formaggi. E’ il vostro tubino nero, poi aggiungete la collana che preferite.
WTF Version: Mettete in un mixer i pomodorini secchi e riduceteli in pesto, fate lo stesso con le noci aggiungendo un filo d’olio e un pizzico di pepe. Imburrate la cocotte, fate uno strato con ciascun pesto, aggiungete qualche cubetto di Bastardo del Grappa e rompetevi sopra due uova. Spolverate di parmigiano e pepe, terminate con altro formaggio a cubetti e infornate come sopra.
Volete qualcosa da spizzicare mentre cuoce? Ammorbidite del burro con il cucchiaio, amalgamatelo con la crema al tartufo e rimettetelo in frigorifero. Appena torna della giusta consistenza servitelo con pane caldo. Vi avanza tempo? Ricavate delle striscioline da un rotolo di pasta sfoglia, fatene dei grissini da ungere e cospargere di semi di papavero prima di infornare a 180°.
Ah perché ho scelto il Bastardo del Grappa? Perché la parola Cocotte significa anche donna di facilissimi costumi, ho pensato sarebbero andati d’accordo…
“Una cocotte…”
“Che vuol dire mammina?”
“Vuol dire che è una cattiva signorina:
non bisogna parlare alla vicina!”
Co-co-tte… La strana voce parigina
dava alla mia fantasia bambina
un senso buffo d’ovo e di gallina…
Guido Gozzano, Cocotte da I colloqui, 1911
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Autrice: Chiara di Shedonism
Classe ’87, femmina, sana e robusta costituzione. Da piccola sono passata dal voler fare l’insegnante alla stilista, di recente dall’occuparmi di comunicazione a studiare dietro i fornelli. Nordica con la passione per i lunghi pranzi e il peperoncino, di primo nome Chiara e terzo Bruna, fate vobis. Ogni venerdí vi proporrò una ricetta o uno spunto per inventare voi stessi quella che fa al caso vostro, non solo food ma anche persone, luoghi e storie per orientarsi in cucina. Se potessi vi inviterei tutti a pranzo invece cuciniamo insieme, e poi ognuno si lava i suoi piatti!