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Filetti di Baccalà | WTF goes fried!

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Mercoledì pomeriggio il mio termometro segnava 21° e questo profumo di primavera in arrivo mi ha ricordato che il tempo per le diete stringe –i jeans pure- e che a breve s’inaugurano le abbuffate di pesce in riva al mare (leggasi sulla costa tra Ostia e Fregene, chip and chic). Detto fatto mi è venuta l’acquolina -finchè non arriva il momento degli short godiamocela- e un unico pensiero nello stomaco: i filetti di Baccalà fritti.

Simbolo dell’incontro tra la cultura ebraica, sin dai tempi antichi legata alla città di Roma, e quella romana, nella cui tradizione gastronomica la fusione è evidente, i Filetti di Baccalà impazzano sul litorale laziale (In questo caso la storia delle tre ore prima di fare il bagno la prenderei in considerazione…), ma anche nelle pause pranzo / merende / aperitivi capitolini, e sono facilissimi da fare.

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Ingredienti: 8 filetti di Baccalà (Compratelo già dissalato altrimenti dovete lasciarlo a bagno un giorno intero), 200 gr farina, 400 gr acqua frizzante, 10 gr lievito di birra, olio di semi di arachide, 2 peperoni rossi (dovrebbero essere circa 500gr), 200 gr zucchero, 2 cucchiai di aceto bianco, sale e pepe.

Pastella: Sciogliete il lievito nell’acqua e poi unitela in una ciotola alla farina girando fino a quando non ottenete una pastella liscia. Mettetela in frigorifero a riposare per minimo minimo un’ora, più riposa – più lievita –più gonfio e leggero viene il fritto.

Filetti: Se comprate il baccalà salato, lo lasciate a bagno in acqua per un giorno intero cambiando l’acqua di tanto in tanto e poi ne ricavate dei filetti lunghi circa 15 cm, larghi e spessi 3cm, se lo comprate già dissalato sciacquate velocemente, togliete le lische e tagliate i filetti.

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Marmellata di peperoni: Lavate i peperoni, togliete il picciolo, i semi e tutte le parti bianche. Tagliateli a listarelle e poi in quadrati, metteteli in casseruola con zucchero e aceto e li lasciate cuocere fino a quando tirano fuori il liquido ed iniziano a sobbollire. A questo punto con un frullatore ad immersione rendete il tutto una crema ( Ovviamente scegliete voi se mantenere i peperoni più o meno consistenti) e lasciate sobbollire ancora, regolando di sale e pepe, fino a quando non avrà la consistenza di una marmellata. E’ diventata troppo appiccicosa? Basta un cucchiaino d’acqua.

Let’s go fried! Riempite un pentolino con l’olio di arachide in quantità sufficiente a immergere completamente il filetto, se avete il termometro da cucina aspettate che arrivi a 180°, altrimenti valutate se è il momento giusto provando a immergere una minima quantità di pastella. La regola per friggere bene è non lesinare con l’olio, non friggere tanti pezzi alla volta, non bucare la pastella mentre frigge e mantenere la temperatura costante. Inzuppate il filetto di Baccalà nella pastella, immergete nell’olio, quando è cicciottello e dorato lo mettete sulla carta assorbente e salate.

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Autrice: Chiara di Shedonism

Classe ’87, femmina, sana e robusta costituzione. Da piccola sono passata dal voler fare l’insegnante alla stilista, di recente dall’occuparmi di comunicazione a studiare dietro i fornelli. Nordica con la passione per i lunghi pranzi e il peperoncino, di primo nome Chiara e terzo Bruna, fate vobis. Ogni venerdí vi proporrò una ricetta o uno spunto per inventare voi stessi quella che fa al caso vostro, non solo food ma anche persone, luoghi e storie per orientarsi in cucina. Se potessi vi inviterei tutti a pranzo invece cuciniamo insieme, e poi ognuno si lava i suoi piatti!

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